“Un viaggio chiamato storia” di Beatrice Chialva

Se vi chiedessero di ricordare vostro padre attraverso una frase che vi diceva sempre, una forma di mantra paterno, cosa rispondereste?

Beh, molti penseranno a qualcosa che riguarda il lavoro, altri la vita, alcuni l’amore, ma io di lui ricorderò sempre questa frase: “La storia la scrive chi vince”; eh no, non si è inventato, purtroppo.La storia non sarà mai un racconto oggettivo di fatti accaduti; essa è fatta di uomini che sono morti, guardando la vita sfumare dagli occhi dei loro compagni; che oggettività può esserci nel vedere una persona morire, se non orrore?Il tempo ha dimostrato come l’appartenenza o meno ad un dato partito politico non garantisca neutralità davanti ai crimini di cui l’essere umano si è macchiato e di cui egli è spesso chiamato a rispondere.La storia ha definito una vera e propria lotta per la sopravvivenza, che non risparmia nemmeno i bambini che, anzi, spesso sono le vittime più colpite.Chi è padrone della storia? NOI. Noi scriviamo la storia. Noi possiamo scegliere, o forse ce lo fanno solo credere.La storia è già scritta, NOI siamo solo granelli di sabbia.Nessun governo, né di destra né di sinistra, cancellerà mai gli orrori che l’essere umano è stato in grado di mettere in scena.Siamo stati e siamo protagonisti e spettatori dei nostri stessi crimini.Chi ha vinto? NOI.Chi ha perso? NOI.“La storia la scrive chi la vince”, sembra un po’ “Chi urla di più ha ragione”; gli uomini che godono nel veder primeggiare le loro idee, solo perché riportate sui libri, non sono forse carnefici stessi del ricordo?Una storia ed una guerra scritta dai postumi col sangue di chi l’ha combattuta e vissuta; un inulto alla memoria.La gente tende a cancellare ciò che non gli piace, ma non ritengo sia giusto ragionare così per quanto riguarda la storia, perché ogni uomo è degno di essere ricordato, in ogni caso, nonostante i suoi errori.E quando un tassello viene a mancare, il castello crolla: se fossimo tutti più consapevoli dei nostri crimini forse tenderemo a correggerci.Ma cos’è la storia senza NOI? Nulla. La storia senza l’uomo non potrebbe nemmeno essere concepita: siamo stati noi che le abbiamo dato un significato, prima era solo il trascendentale trascorrere del tempo. La storia, quindi, siamo NOI e possiamo scegliere in che direzione andare solo se sapremo guardarci indietro ed accettare il nostro operato.Beatrice Chialva IV D SA