Il Viaggio di Luca Marocco

Grazie per avermi rovinato le vacanze.

Grazie per le notti in bianco.

Grazie per la sveglia impostata sempre alle 6, si ok hai ragione, prima delle 8 tanto non mi svegliavo.

Grazie per tutti i “buongiorno” scritti alle 23.00.

Grazie per tutti i “buonanotte” scritti alle 15.00.

Grazie per gli “eccomi”. Si, lo ammetto, un po’ mi mancheranno.

Grazie per i tuoi “buona giornata”. Che sapevi meglio di me che di “buona” in fondo non c’è mai stato nulla. Aspettavo le 23, come un bambino, Natale.

Grazie per tutte le litigate. Per quando ti arrabbiavi e non rispondevi nemmeno più ai messaggi ma dopo poco, chiamavi.

Grazie per le centinaia di foto che mi hai mandato. Tue e dei luoghi che hai visitato.

Grazie per i tuoi “mi manchi” che, ogni volta, mi scaldavano il cuore.

Grazie per le volte che mi dicevi di stare male, e io che non sapevo come poterti aiutare.

Grazie per aver dimenticato una maglietta nel bagno del camper quando siamo andati al mare. Ti ricordi? mi avevi chiesto di andare al mare un giorno, ti ci ho portato due. Ammetto che quella maglietta è sempre stata con me, forse non l’ho sempre trattata benissimo ma è stata in ogni luogo, città o paese che ho visitato. Nel mio zainetto, a tenermi compagnia.

Grazie per quell’abbraccio alla stazione di Finale Ligure e grazie per quel ciao, che sapevamo sarebbe durato due mesi e mezzo. Sarebbe dovuto durare, è più giusto.

Grazie per le ore dopo quell’abbraccio. Sul lungo mare a Finale. Forse un bambino avrebbe pianto meno.

Grazie per tre notti insonni, per il treno preso alle 5.30 e per una giornata passata tra treni, stazioni e aeroporto.

Grazie per non avermi riconosciuto a Malpensa per buoni 30 secondi; e grazie per essere piombata tra le mie braccia per poi avermi guardato con occhi e naso rossi, ma un sorriso infinito.

Grazie, perché ora, finalmente, sei qua, con me, e fidati, non l’ho mai dato per scontato.

Grazie.

Luca Marocco V D SA